Il nonno era solito raccontare in maniera semplice ed a modo suo specie in estate ai più piccoli la famosa favola di Esopo:
"In estate la formica lavorava e metteva da parte provviste per l'inverno ed intanto la cicala cantava tutto il giorno e a volte sfotteva pure la formica.
Quando arrivò l'inverno e la cicala cominciò ad aver fame si rivolse alla formica che però disse che lei aveva lavorato duramente per fare scorte che sarebbero bastate tutto l'inverno e chiese alla cicala:
- tu cosa hai fatto
-- ho cantato. Rispose la cicala"
In fondo in fondo oggi si potrebbe dire che cantare è un lavoro come un altro e deve essere giustamente parimenti remunerato poichè anche allietare tutto il giorno con il canto è faticoso, ma la morale della favola del nonno voleva più semplicemente essere come anche in Esopo che nella vita chi non fa niente non ottiene niente.
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